sabato 14 dicembre 2013

Luci di albe e tramonti

Questo è il primo post che scrivo da sei mesi, il primo dopo il mio ritorno. L'ho scritto di getto, trovo molto difficile scrivere del viaggio ora che sono tornato e che le sensazioni sembrano così lontane, ma prometto (a me stesso, visto che non so chi leggerà queste pagine) che i racconti li scriverò e ne scriverò tanti.

Devo dire che queste mattine d'inverno mi piacciono molto...quelle mattine gelate in cui la nebbia pian piano va a dormire, la luce filtra bassa tra i rami degli alberi coperti di brina e le tonalità gialle delle prime ore del giorno disegnano strani effetti sull'erba coperta di foglie rosse. Il sole sembra pallido ma di istante in istante sembra prendere vigore e riempire i polmoni finchè la sua luce non diventa troppo abbagliante e smette di essere una sfera luminosa per essere semplicemente luce nei nostri occhi.
La luce è sempre importante per l'emotività dei posti, dove per emotività intento quella sensazione di esaltazione cosmica che ogni tanto porta l'uomo a sentirsi parte dell'universo, della natura, di un disegno più grande o, come succede ai "poveri di spirito", dentro l'inquadratura epica di un film.

Negli anni ho raccolto tante "emozioni di luce" in ogni parte del mondo e nei luoghi più disparati, da quelli più evocativi a quelli più banali. Non serve essere all'alba ad Angkor Wat o al tramonto sul Salar de Uyuni, ri cordo l'emozione di veder nascere il giorno su una collina in mezzo ai sobborghi più anonimi di Dublino come un'esperienza euforica.

Albe e tramonti, sono questi i momenti più emozionanti, sonoquelli di cui vanno a caccia i fotografi (come insegna Diana Debord nei suoi tutorials sulla fotografia). Mi chiedo se sia solo una questione di luce radente e colori o se non ci sia anche un fattore emozionale dovuto al fatto che il tramonto sia la fine del giorno, qualcosa che peressere apprezzato richiede al lavoratore di alzare la testa e guardare fuori dalla finestra dell'ufficio o sopra le transenne del cantiere.
Quanto alle albe hanno invece un significato diverso, per vedere l'alba ci si devesvegliare presto, quando tutto dorme o, meglio ancora, arrivarci dalla notte prima ed ecco che il primo raggio di sole assume un potere mistico, come un raggio di luce divino...o come la luce ispiratrice dei Blues brothers, fate voi.
L'alba porta con se un bagaglio di sensazioni che ci fa sussultare, la sensazione di essere i soli a godere della vista di quel momento, quando il sole emerge da dietro alle montagne e tutto quello che c'è dall'altro lato diventa per un momento luminoso e la tonalità rosata stacca prepotentemente sul cielo ancora notturno che dopo qualche attimo svanirà. Ci aggrappiamo a quegli istanti in cui notte e giorno si affiancano prima di sfumare l'uno nell'altro, come il tramonto è il giorno che muore e ci fa pensare che di giorno ne è passato un'altro, così l'alba è la fine della notte e ci fa chiedere quando sarà la prossima volta che avremo l'occasione per viverne un'altra dal tramonto all'alba condividendola con le persone che amiamo o che semplicemente ci fanno sentire vive.
Perchè sì, tra le cose che fanno sentire vivi c'è lo stare seduti a vedere nascere il giorno insieme a chi ci ha accompagnato attraverso tutta la notte, difficilmente credo che una persona possa essere completa senza averlo provato.

Ma questo post voleva essere un breve cappello ad una galleria di foto di albe e tramonti, è diventato l'occasione per riflettere su un grande regalo che questo anno mi ha fatto: la possibilità di fermarmi ed osservare come non facevo da anni. Col tempo, continuando ad ignorare per mancanza di tempo e di voglia si finisce a dimenticarsi delle luci e delle emozioni, ci si dimentica di alzare lo sguardo. E allora sia un invito, alzate lo sguardo per quei cinque secondi speciali, ogni tanto. E respirate a fondo, come per fare entrare la luce dentro di voi, poi tornate alle vostre vite, ma con un po' di luce e di vita in più dentro.