venerdì 30 novembre 2012

Primi spostamenti

Dopo una corsa verso la fermata del pulman sotto la pioggia (ma è possibile che abbia piovuto mezz'ora in tutta la giornata ed abbia dovuto coincidere con la mia uscita di casa?!?) il resto del viaggio è stato tranquillo, la  permanenza nell'aereoporto di Heatrow un po' lunga ma tutto sommato piacevole...è un aereoporto in cui si possono fare incontri interessanti...per esempio Viv...per esempio Maddy, una ragazza portoghese incontrata a Lisbona 6 anni e mezzo fa, durante la mia vacanza post-laurea e che ora lavora a Londra :) Mi è dispiaciuto solo avere un feroce mal di testa dovuto a due chiassosissimi uomini di affari egiziani seduti di ianco a me. Dopo una notte con poche ore di sonno (3? forse 4?) ed il  rush inale di preparativi della mattina avrei gradito non svegliarmi di soprassalto ogni 5 minuti...
Il volo da Londra a Buenos Aires è stato decisamente più tranquillo, dormito molto (ma malissimo) e visto un film e mezzo: Prometeus, che mi ha lasciato dubbioso) ed il remake di Atto di forza, un film di fantascienza del 1990 con Schwartzy sostituito da un Colin Farrel diviso tra una sempre interessante Jessica Biel ed una Kate Backinsale al di là di ogni possibile giudizio...perfetta...splendida...


Comunque ho avuto un primo assaggio di sudamerica all'aereoporto e nel quartiere dove alloggio, San Cristobal, un barrio ottocentesco un po' decaduto, ma con molto fascino. Rilassato, molto più silenzioso di quanto mi aspettassi. Pranzo con empanadas in un baretto, doccia e poi fuori a vedere un po' di città e, soprattutto, a cercare di non farsi sopraffare dal jet lag e dalle poche ore di sonno delle ultime notti.

giovedì 29 novembre 2012

Partenza



The magician looked into the future and saw nothing but a past, repeating itself. With caution he turned his eyes to the present and found himself staring into a void. He disappeared in the dark.
http://www.youtube.com/watch?v=Qp8NZ3WpmzE 

martedì 27 novembre 2012

Al volo

Non avevo considerato che per gli ultimi giorni sarei stato senza connessione, quindi sono rimasto molto molto indietro con l'aggiornamento del blog e con le mail.

In compenso sono riuscito a sistemare un po' di cose:

-ho le patenti internazionali
-ho cambiato medico curante
-ho sistemato le cose per la mia dichiarazione dei redditi
-ho aggiornato tutti i programmi sul netbook da viaggio
-ho ricontrollato tutti i conti, le carte, i documenti, fatto le fotocopie e le scansioni di tutto e lasciato un faldone di documenti di emergenza a mamma.

In compenso fatico a salutare le persone, mi sto perdendo troppa gente in giro. Se non altro stanotte ho dormito decentemente per la prima volta da almeno tre settimane e sta passando anche il male alla cervicale. Stringere i denti...fra 48 ore sarò a Londra

domenica 25 novembre 2012

Ancora di corsa

Gli ultimi giorni scorrono frenetici, si salutano gli amici, si chiudono le ultime faccende burocratiche, altre si decide di lasciarle passare...domani mi tocca passare la giornata a chiudere menate burocratiche tra cui commercialista, patente internazionale, cambio di residenza sulla patente, scelta del medico di base, fototessere extra, riconsegna del baracchino di Fastweb...dopo due giorni passati a sistemare beghe informatiche, di contratti di telefono, luce e gas e le ultime cazzatine bancarie.

Sì, sono stanco, mi sveglio alle 4 del mattino e mi giro nel letto per ore cercando di non pensare alle cose che devo fare, alle cose che potrei dimenticare, passo la notte con taccuino e matita sul comodino per paura di dimenticare di segnare qualcosa che mi viene in mente. In realtà ho tutto abbastanza sotto controllo, ma devo riuscire a focalizzarmi sulle cose davvero necessarie, quelle che se non faccio di persona non posso sistemare dall'altro lato del mondo.

In compenso sto forse ritrovando una via di dialogo con le persone più importanti...so di non poter fare capire la mia scelta fino in fondo, ma almeno essere riuscito a parlare mi ha tolto un grosso peso dall'anima.

Poi ci sarà da iniziare con le separazioni serie...parenti, gli amici più stretti, il gatto...ed imparare a lasciare passare tutte le altre cose meno importanti...

Già cose che si lasciano passare, così come si lascia passare la questione delle primarie del centro sinistra. (qui inizia parte noiosa di sfogo personale che non ha nulla a che fare col viaggio)
 Ho deciso di non andare a votare per una serie di ragioni, la prima è quella delle tessere elettorali, c'è stata moltissima disinformazione, sono andato in anagrafe epr sentirmi dire che non sono ancora iscritto alle liste, iscrivermi come elettore è una cosa che non mi sono mai sognato di fare quindi le scelte politiche sono andate un po' in secondo piano. Eppure la mia scarsa convinzione è in buona parte alla base della rinuncia. I tre candidati mi lasciano perplesso per motivi differenti:

Renzi: mi piace molto come sindaco, per quello che ho visto, mi è sembrato pragmatico, purtroppo è un po' troppo centrista...un po' berlusconiano, dicono in molti, ma a me sembra che ancora la distanza sia tanta tra lui e “quegli altri”. In realtà sarebbe un ottimo candidato centrista, ma porterebbe ad un rischio di scissioni interne...non mi sembra possibile una coalizione con lui e Vendola che non crolli nel giro di tre mesi. In realtà Renzi pur standomi mediamente simpatico ha attirato la mia attenzione per il suo vler essere “rottamatore”. Ecco, non so quanto sarebbe in grado di esserlo fino in fondo, ma il criterio di base lo condivido. Abbiamo avuto una sinistra moderata che non ha mai fatto abbastanza, che non è mai stata in grado di opporsi a Berlusconi che di fatto quando ha perso lo ha fatto quasi sempre per errori di campagna elettorale. La leadership Dssina degli anni a cavallo del 2000 mi ha sempre fatto una strana impressione e se solo ci fossero delle facce nuove e soprattutto delle TESTE nuove non avrei molte remore morali nel promuovere una tabularasizzazione del partito.

Bersani: bravo, si sbatte...ma mi è sempre sembrato grigio, del tutto incolore, come se le sue idee fossero un ripetere senza emozione l cose dette e stradette in riunioni di collettivo...fermo, per nulla in grado (non credo che dopotutto voglia nemmeno) di uscire dagli schemi e dalle dinamiche che hanno portato la sinistra italiana ad essere più simile ad una coltura di muffe che ad un vivaio di rinnovamento. Lui lo voterei solo perchè sarebbe l'unico modo per non perdere troppi troppi pezzi in giro...

Vendola: voterei lui perchè è quello più a sinistra nelle idee, ma non lo vedo presentabile come premier... In un paese in cui chi va a vedere una lezione, una conferenza, un dibattito per dovere di solito passa il suo tempo a dire cazzate col vicino di posto una persona del genere sarebbe sempre additata come “quello dei matrimoni gay”. E' un ottimo alleato di peso, ma negli ultimi anni è stato troppo un portabandiera di alcune idee (Copie di fatto, ecologia su tutte) per essere considerato come un leader a 360°...triste, ma la politica è diventato un gioco in cui vince chi ha la foto di famiglia più bella, non le idee migliori.

Mi venga scusato l'excursus politico, ma è qualcosa a cui ho pensato troppo ultimamente senza arrivare da nessuna parte, mi spiace per il tono un po' acido ma parte del mio desiderio di acmbiare aria in passato era dovuto proprio allla nausea per il contesto politico del paese...

giovedì 22 novembre 2012

Riempimento dello zaino!

Alla fine c'è stato tutto; ho eliminato gli eccessi, aggiunto i pezzi mancanti ed alla fine questo è quello che c'era sul letto:
Azioni di disturbo: Bloody cerca di imbucarsi nello zaino
 Ovviamente è solo la lista della tasca centrale dello zaino, restano fuori la zona scarpe e la tasca sopra in cui starann le Lonely planet di Nuova Zelanda e Korea ed il libro che porterò in viaggio (che comprerò a Heatrow, i libri cartacei saranno abbandonati in giro per gli ostelli o scambiati per book crossing, quindi devono essere in lingua e qui i libri in inglese costano un assassinamento, l'ultimo di Gibson l'ho pagato quasi 20 euro...) Mi sono accorto di aver dimenticato fuori un po' di cose: il poncho, i soprapantaloni impermeabili ed il cappello dei Syrach che mi hanno regalato Ivy e Andre, ma rientreranno presto dentro.


Dicevo, questa è la lista ormai definitiva delle cose da portare, è ancora modificabile ma di poco. Il volume è considerevole, ma dopo avere messo tutto nei sacchetti sotto vuoto la situazione è decisamente migliorata:




















Ecco il mio zainone, neanche pieno fino  a scoppiare, ma con pochissimo spazio di manovra.
Spero di aver fatto le scelte giuste, a parte la maglietta "Io non ho votato Berlusconi" (declassata a pigiama, ma senza la quale non sarei mai partito!) non ho magliette di cotone, tutte di tessuto tecnico.
Checchè ne dica Teo Vitolo non c'è assolutamente alcuna predominanza di nero! :P ...almeno per i miei standard...vesto quasi esclusivamente di nero, anche a lavoro, anche se ultimamente ho provato a moderare questa monocromaticità. Fatto sta che ho solo tre magliette nere e ben due camicie colorate!

Restano fuori dalla lista riportata sopra i vestiti che metterò per partire, quelli sì che saranno tutti neri ;)

Una settimana alla partenza

Già, una sola settimana, oggi ci sarà il check finale dello zaino, provo a metetre tutto dentro e peso; poi scansione di documenti da mio fratello, lavoro in garage e nella mia vecchia camera per eliminare la roba inutilizzata da almeno 5 anni (odio questo tipo di approccio ma certi maglioni di quando avevo 15 anni non li metterei nemmeno per una festa in maschera) ed un po' di check dell'informatica. Di fatto devo vedere se dal netbook e dal tablet riesco ad usare teamviewer, se riesco ad accedere a tutti gli account delle banche ecc ecc. E' assolutamente la parte più pallosa, ed io che credevo che avrei avuto una settimna per salutare le persone più care...

Una settimana da adesso e sarò con lo zaino in spalla pronto ad uscire da casa per andare in aereoporto. Una settimana è il momento sbagliato per farsi venire i dubbi, per chiedersi se sia una cazzata quella che sto per fare...ma nonostante la normale paura (sono una persona che ha sempre pensato troppo a quello che rischiava di perdere e troppo poco a quello che gli avrebbe fatto bene fare della prorpia vita) so che non sto distruggendo la mia vita e che sto facendo una delle 10 cose che avrei sempre desiderato fare e su cui non avrei scommesso un centesimo... ma lo sto facendo :)

Ok, ora sotto con lo zaino

mercoledì 21 novembre 2012

I tempi della vita

Tempo fa ho passato mesi a chiedermi se avesse senso quello che mi e' stato detto da molte persone: "Questo genere di cose si fanno a 20 anni quando si studia o a 65quando si va in pensione"

Tengo a puntualizzare una serie di cose:
-a 20 anni non avevo un'indipendenza economica ed ero troppo impegnato in doveri "futili" come finire l'Università'
-al momento non sembra che andro' mai in pensione! l'età pensionabile si allontana sempre più ogni volta che un governo mette mani al sistema previdenziale...non che la cosa mi disturbi più di tanto,spero in tutta onesta di essere ancora in grado di lavorare i modo efficiente quando verrà il momento!
-il momento,appunto...a 65, 68,70 o piu anni sarò ancora in grado di fare ciò per cui lo faccio?
E non sto parlando della forma fisica che serve ad affrontare un viaggio simile da backpacker o all'allenamento per le camminate, non solo. Parlo della possibilità che questo viaggio mi potrebbe dare a livello di crescita personale. A 65 anni si cresce facendo cose diverse perché ci si pone domande diverse. Chiedersi se la vita che si sta facendo sia giusta per se stessi va fatto prima, per avere il tempo di correggere il tiro se si capisce di essersi infilati in un cul de sac. Sono sempre stato uno che ha perso tempo a prendere decisioni, non credo di volere che succeda fra 30anni di scoprire che ho aspettato troppo tempo a fare un bilancio ella mia vita. Non é il momento di stare fermi, tutto qui...sono i tempi della vita.

Inizio dei lavori

Sono decisamente inh ritardo con i posts, avrei voluto scrivere molte cose riguardo a momenti non proprio easy delle ultime settimane, ma non avevo intrenzione di farlo di fretta, così come non volevo scrivere di fretta un certo numero di email molto personali....ma qui le cose da fare sono davevro tante ed il tempo e le energie mentali, purtroppo, sono ridottissimi.
Dopo avere sistemato l'ufficio (sì, con quelle scatole da film americano con dentro le cianfrusaglie della scrivania!), avere restituito casa(qui invece le scatole erano molte molte di più...), aver dato l'esame della patente per la moto, ed avere chiuso finalmente tutte le utenze e fatto un po' di altra burocrazia ho iniziato finalmente il lavoro di impacchettamento della mia roba.

Il programma è:
-impacchettare tutta la roba elettronica in un'unica trousse (caricabatterie, fili, connettori, sdoppiatori, cuffie, pile, alimentatori, sintetizzatore, ecc ecc)
-mettere tutti i miei vestiti in sacchetti sotto vuoto,radunare le scarabattole ed infilarle nello zaino una prima volta
-piangere una mezz'oretta perchè metà della roba non ci starà
-fare un refining della lista, ovvero eliminare roba inutile...diciamo meno utile e ridurre pesi e volumi, quindi riprovare a farci star tutto
-una volta riuscito ogni due giorni disferò e rifarò lo zaino per imparare l'ordine in cui le cose vanno messe. Sarà una specie di rompicapo, ma se la soluzione si trova una volta è fatta, psicologicamente di è preparati al fatto che un modo di farci stare tutto CI DEVE ESSERE!

Ora check dei documenti,devo scansire e fotocopiare praticamente tutto...che lavoraccio...ma comincia a salire l'adrenalina per la partenza. Davvero, non riesco ancora ad avere c hiaro se ho la visione di insieme della cosa...non so se mi stia preoccupando di quantosia grande la balena che ho di fronte a me senza rendermi conto che è solo un piccolo pezzetto del mare...

venerdì 16 novembre 2012

Lavoro

Una delle cose più difficili e stato lasciare il mio laboratorio. Non ha senso scrivere e descrivere emozioni e pensieri, per 6 anni e' stata la mia seconda casa e spesso qualcosa di più...non e' stato facile andar via, ma non e' stato un addio definitivo e questo ha mitigato non poco imiei sentimenti. 
Chiudere il mio ufficio, salutare, riordinare la mia roba e passare le consegne e' stata una fatica emotiva immensa, ho davvero pensato per un po' che davvero non sarei mai andato via. Sono cresciuto con la mentalità dei miei, che un posto fisso e' per la vita, che le aziende diventano una sorta di seconda famiglia (ed avendo vissuto questo in un'azienda come l'ENI ho molto presente anche questo "estremo"). 
Sono entrato con questa idea/speranza nel mondo del lavoro in un momento in cui tutto sembrava improntato alla flessibilità, soprattutto in questa zona del paese. La politica, una certa politica almeno, ne faceva bandiera nel programma ed in generale sembrava passare l'idea che solo gli sfigati ed i lavativi potessero desiderare qualcosa del genere. 

Oggi che la disoccupazione è a livelli preoccupanti, che sembra impossibile trovare un posto fisso in un'azienda solida e per di più a fare un lavoro che piace davvero, io decido di lasciare tutto questo...e non posso non sentirmi tremendamente in colpa, nonostante sia fermamente convinto che la mia vita non possa essere condizionata dalle scelte di due generazioni che hanno giocato a fare gli Yuppies per trent'anni, scavando una voragine economica che hanno avuto cura di nascondere con un bel mazzo di fiori finchè la buca non è stata troppo larga e profonda... 

Ma quando penso al lavoro non penso a tutte queste cose, non penso ai dubbi che avrò tra un anno, alla ricerca di un nuovo posto, penso a quello che ho lasciato ed a quello che mi resta. 
Mi resta l'esperienza di un lavoro vero, l'entusiasmo per le cose nuove e la ricerca, mi resta la curiosità di sapere come vanno i materiali che ho sviluppato, ma soprattutto mi restano i ricordi delle persone, le frasi e le emozioni condivise, mi resta una grande cartina, mi resta uno specchio rotto che riflette mille ricordi, mi resta un sacco di nostalgia e di frasi non dette apersone che se lo sarebbero meritate (e per fortuna sono quasi tutte positive!). 
E mi restano delle strette di mano che in futuro potrebebro essere la base per farmi capire come gira il mondo... ma di natura sono tanto nostalgico quanto ottimista, quindi la saudade è molto più contenuta :)

lunedì 5 novembre 2012

V

Remember, remember 
the 5th of  November


"Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto, nel tempo il ricordo andrebbe interrotto. Ma l'uomo? So che il suo nome era Guy Fawkes e so che nel 1605 tentò di far esplodere il parlamento inglese. Ma chi era realmente? Che tipo d'uomo era? Ci insegnano a ricordare le idee e non l'uomo, perché l'uomo può fallire. L'uomo può essere catturato, può essere ucciso e dimenticato. Ma 400 anni dopo ancora una volta un'idea può cambiare il mondo. Io sono testimone diretto della forza delle idee, ho visto gente uccidere per conto e per nome delle idee, li ho visti morire per difenderle…"

venerdì 2 novembre 2012

Documenti e faccende

Tenere traccia di tutti i documenti e' sempre un problema per me e per la mia allergia alla burocrazia.
In questi giorni sono riuscito a cambiare residenza,il che comprende anche lo sfinire i vigili di telefonate perche' passassero a verificare il mio cambio di residenza (16 giorni!!!), quindi stamattina, giorno dei morti, sono riuscito a fare la carta d'identità', cambiare residenza sul passaporto, passare in banca ad ordinare pesos cileni e dollari americani ed infine passare a prendere tutte le informazioni necessarie per la patente internazionale. Che non si dica che questa e' una vacanza! :P