martedì 29 gennaio 2013

Sandboard, acque dense e preparativi per la Bolivia

Dopo una nottata in bus siamo arrivati a San Pedro de Atacama, 2200 metri sul mare in un a delle zone più secche del mondo. Ora siamo in tre a viaggiare, è bello condividere con altri alcune parti del viaggio.

Negli ultimi due giorni ho provato a fare snowboard sulle dune alte quasi 100 metri nella Dead valley, divertentissimo, ed ho nuotato nelle acque salate dell'altipiano. Sono stati due giorni di semi-relax prima dei 4 giorni sulle montagne in Bolivia a vedere le più grandi pianure salate del mondo, i vulcani ed i gayser sopra i 4500 metri. Pare che l'igiene personale non sarà una priorità e che le temperature saranno tra i -10 ed i 40°C.
...e devo ancora finire di fare lo zaino...

Ma gli ultimi giorni sono stati molto interssanti per gli incontri, in certi momenti sembrava un gruppo di sostegno per viaggiatori compulsivi....divertente :)

QUindi sparisco sicuramente fino a domenica, buon weekend!

sabato 26 gennaio 2013

Forma fisica

Un post che ho scritto a Concepcion e che non avevo pubblicato causa rete ballerina...

Sono nel letto dolorante ma appagato. Dopo due mesi esatti dalla mia ultima volta in palestra a lavoro (dal 20 di agosto sono andato praticamente tutti i giorni per almeno un'ora) e con alle spalle solo due corsette di un'ora con un po' di ginnastica e tre settimane di Patagonia sono tornato in una palestra vera e come sempre quando riprendo mi sono fatto del male! Mi é capitato di fermarmi per settimane per infortunio in tutti li anni in cui ho fatto sport e tutte le volte ho ripetuto lo stesso errore' ovvero ricominciare a mille, come se fossi uscito dal campo di basket, dalla sala di combattimento o dalla palestra il giorno prima. Maledetto orgoglio, mi fa sempre fare cose stupide, accettare scommesse che per essere vinte richiedono sacrifici che 'non valgono la candela', é uno dei lati del mio carattere che non é mai cambiato da che ne ho memoria e che non credo di voler cancellare, anche se mi ha portato via tante tante cose. Quindi adesso sto come se mi avessero bastonato, con un lasonil tarocco sul ginocchio, gambe e braccia di legno ma contento per aver dimostrato a me stesso di non aver perso ma forse guadagnato. Il fiato e la resistenza diminuiscono, ma quelli sono i doni della costanza, e se la si tradisce se li riprende indietro e li restituisce ogni volta con maggior diffidenza, ma per qualche strano motivo la forza bruta é aumentata del 50% e non ci avrei mai creduto...anche perché la bilancia segna 77,3Kg, come quando sono uscito dalla palestra quell'ultima volta... credo che sia solo questione di testa:-)

Partenza per il deserto di Atacama e Dormire con leoni marini parte 2

Dormito con tre ragazze in camerata, pensavo avrebbe rovinato la MIS media del 100% sulla gente che russa nei dorms... mi sbagliavo...non ho parole...

Scrivo dal giardino dei colibrí dell'ostello, non crrdevo di trovarne da queste parti, sono bellissimi.
Probabilmente tornerò qui come tappa verso Santiago, il mare é stupendo ed il posto in cui alloggio é ottimo.
Oggi pomeriggio parto per il Norte Grande, verso i deserti, i vulcani e gli altipiani salati più grandi del mondo tra Cile e Bolivia. Pare che la connessione da quelle parti sia inesistente, ma non finirò mai di stupirmi di trovare WiFi sulle montagne collegate via satellite ed ostelli nelle grandi città con i router a 56k...quindi non dico che spariró di sicuro, ma che le probabilità che succeda sono intorno al 99%

Data di rientro nelle zone civilizzate: imprevedibile... l'opzione Boliviana sembra sempre più attraente e worth...cavolo,inizio a dimenticare le parole in italiano...che ne vale la pena, insomma! :-)

venerdì 25 gennaio 2013

Dormire con i leoni marini

No, non ho dormito con i leoni marini, ma vorrei dire una cosa: mi sono rottole scatole che ogni volta che dormo in camerate d'ostello ci sia qualcuno che russa! Stanotte sembrava di stare su una spiaggia invasa da leoni marini arrapati nella stagione degli amori, credo di aver dormito 3 ore in tutto. Negli ultimi due mesi ho dormito almeno metà delle notti in camerata e non c'è stata una sola notte in cui non ci fosse qualcuno che facesse casino come un'Harley senza marmitta...ca**o c'avete al osto del naso, due vuvuzele?!?!?
Persino la notte che ho passato in viaggio sul pulman tra Buenos Aires ed Iguazù avevo nei sedili vicini una giovane coppia indio con un bimbo piccolo...la ragazza aveva un aspetto dolcissimo...ho creduto che il marito russasse come una lima da legno finchè non mi sono accorto che si era spostato tre file di sedili più avanti per sfuggire alla graziosa smerigliatrice che si era sposato!

Ok, sfogo terminato...ma vado a prendere una fiocina per il tricheco che mi terrà sveglio stanotte...


giovedì 24 gennaio 2013

Risalendo la costa del Cile

Sparito per un po' di tempo, lo so...vengo bacchettato da chi legge queste pagine sconnesse, ma gli ultimi dieci giorni sono stati molto pieni, faticosi... ma sicuramente piacevoli.
Faccio un breve riassunto per tenere traccia degli spostamenti per posts futuri, il vero lavoraccio sarà caricare le fotografie dell'ultima tappa. Scrivo dal tavolo da pranzo dell'ostello a La Serena, seduto di fianco ad un neozelandese che urla su skype una teleonata della buona notte alla sua ragazza...ha realizzato solo adesso che le ore di uso orario vanno sottratte e non aggiunte, che per le i sono le 2 e mezza e non le 5 di mattina!
...moron...

Valdivia
Lasciata la sperduta isola di Chiloè, tappa più culinaria che turistica, visto che metà del tempo è stato speso tra mercati e cucina, la tappa di trasferimento è stata la cittadina universitaria di Valdivia. L'highlight turistico è il mercato del pesce sul fiume dove leoni marini, pellicani e fregate (uccellacci neri ruttanti) stanno ordinatamente in attesa che gli vengano lanciate interiora di pesce dai banchetti. La città è decisamente rilassata, c'è anche stato il tempo per una corsa nel parco con un po'' di allenamento...mi mancava dell'esercizio fisico, provare a ricordare il mio kung fu e rilassarmi con un po' di fatica. E' strano, è una cosa che non credevo mi sarebbe mancata la palestra.

Concepcion
Seconda città del Chile, città mineraria e portuale fino agli anni '70, ora è la seconda università del paese, molto interessante per la vita notturna nella zona del quartiere universitario.
Nonostante un fastidio al ginocchio ho trovato una palestra abbastanza fighetta in cui mi hanno fatto allenare gratis. Ho scoperto di avere mantenuto o addirittura migliorato quello che avevo costruito nei mesi prcedenti alla partenza, ma il ginocchio ha ceduto. Da quasi una settimana ho un tendine infiammato che non si decide a darmi tregua. Solitamente se ho male ad un ginocchio è il destro, quello operato quando ancora andavo a scuola, ma qesta volta è il sinistro e non so proprio come sia successo.

Valparaiso&Vina del mar
Quando farò il post su Valparaiso ci vorrà una settimana per caricare tutte le foto, credo di averne scattate almeno 500. La prima sorpresa è stato l'ostello: fantastico! solo quello merita una galleria di foto :)
La città è divisa in due parti, una in riva al mare fatta di palazzi liberty, piazze con parchi alberati e mercati, l'altra è arrampicata su decine di ripide colline su cui un alveare di stradine, scalinate e case coloratissime è poggiato come una coperta. Come se si prendessero un centinaio di palazzi eleganti di Milano e gli si incollasse una versione sudamericana del centro di Genova.
Una delle caratteristiche delle città che ho visto finora, da Buenos Aires a Concepcion, sono i murales. Decine, centinaia, quasi sempre legali e quelli non autorizzati sono sempre di natura politica o sociale. Ma Valparaiso è letteralmente ricoperta di disegni, non appena una strada sale e si allontana dalle avenidas della parte liberty ogni metro di muro è dipinto.
PPurtroppo non mi sono potuto godere molto la città perchè la sua peculiarità, l'essere un labirinto di stradine in salita e scalinate per il 95% della sua supericie, è in netto contrasto con lo stato attuale del mio ginocchio. E' stata una vera sofferenza, dover fare un gradino alla volta su scale di 200 metri dopo aver macinato chilometri sulle montagne solo due settimane fa è stato deprimente!
La città però è uno spettacolo, fa venir voglia di passarci settimane sentendo il suo ritmo rilassato entrare dentro ogni momento della giornata.

Acquisti: una nuova busta di yerba mate, la mia Romance è diventata amara, mentre scrivo sto sorseggiando una Rosamonte, qualità conosciuta per essere amara come leccare un posacenere, tuttavia mi sembra molto più "suave"...comunque ho scelto un'erba brasiliana considerata di buona qualità per le mie ultime settimane in Cile, arrivato a Santiago dovrò rispedire almeno la tazza di zucca a casa, le leggi neozelandesi non i permettono di importare niente che sia stato vivo. Poco male, ho scoperto che ad Auckland esiste un distributore della Taragui, la più diffusa in Argentina :)

Palla da contact! Dalla prima volta che ho visto una palla di acrilico ho desiderato imparare a fare contact, ma non ne ho mai avuto il tempo. La giocoleria non mi ha mai attirato, mi piaceva usare i kiwido ma allenarsi in casa è sempre stato un disastro. Ora che ho delle ore ad aspettare gli autobus posso praticare un po', quindi ho cercato un negozio che le vendesse ed ora ho una palla da allenamento. Se diventerò capace la megapalla tornerà a casa e cercherò una sfera di acrilico.

Il programma per i prossimi giorni è raccogliere le forze e fare provviste per prendere un autobus notturno che in 23 ore mi porterà a San Pedro de Atacama e passare lì almeno 5 giorni nel deserto, forse passare in Bolivia per vedere le pianure di sale, poi decidere come tornare verso sud...le opzioni sono scendere direttamente su Santiago o fare una tappa intermedia al mare, dipenderà moto dal tempo, visto che l'ultima settimana ha fatto decisamente freddo e la corrente di Humbolt rende l'acqua dell'oceano davvero fredda da queste parti,cosa che non ha impedito un tuffo a Vina del mar...potere dei bagni pubblici chiusi... S^, trovare un bagno a volte è difficile, se quando lo si trova è chiuso per pulizie e si è sulla spiaggia cosa resta da fare? togliere scarpe, felpa e maglietta e lanciarsi tra le onde!
Oggi mi è venuto in mente che potrei andare sulla costa, Iquique o magari più a nord, vedere le mummie più antiche del mondo ed i deserti a ridosso delle Ande al confine col Perù, poi prendere un volo interno che mi costerebbe meno che tornare via terra...purtroppo l'opzione iniziale, quella di ripassare in Argentina nella zona di Salta, si sta rivelando dispendiosa.

Credo che sia ora di mettermi a letto e leggere un po', ho "swappato" il mio libro con un Grisham, Il rapporto Pelican, mattonazzo giudiziario, ma devo dire che lo stile con cui è scritto lo rende davvero leggero, non l'avrei mai detto...i libri, i ilm e le iction sul mondo dei tribunali mi hanno sempre annoiato, questo è un esperimento, poi quando si a book crossing lo scopo del gioco è anche quello di provare qualcosa che non si avrebbe ami osato leggere ;)

PS: mi rendo conto di aticare tremendamente a scrivere come vorrei...mi perdo le parole ed il ritmo, troppe lingue incasinate nella mia testa in questi giorni e soprattutto intorno a me adesso. Un gruppo di argentine, i neozelandesi ed un tizio che non ho capito assolutamente da dove venga...parla un buon inglese, un ottimo spagnolo ma credo sia tedesco...bah, non credo che sarà un interrogativo che non mi lascerà dormire stanotte :p

martedì 15 gennaio 2013

Conception - arrivo

Arrivato alla seconda città del Cile, doccia al volo e cena da amici. Il caos aumenta ma se si riesce a prendere al volo i taxi collectivos significa essere entrato almeno un po' nel ritmo cileno :-)

domenica 13 gennaio 2013

Arrivato a Valdivia

http://www.hostelnativo.cl/

Sono arrivato a questo ostello che sembra molto carino. Ora la pasta al tonno é sul fuoco, cena e giro in città!

Verso Valdivia

Sul traghetto c'é una WiFi che funziona perfettamente! Sto andando da Castro, sull'isola di Chiloé, a Valdiviq, prima delle due tappe di avvicinamento alla zona di Santiago. Una volta lí si vedrà come arrivare al Nord e da dove.

Chiloé

Sono a Castro, città principale dell'isola di Chiloé. dopo un paio di giorni ad Ancud passati al freddo ed alla pioggia il tempo é improvvisamente diventato estivo. Temperature sopra i 30 gradi e sole da scottarsi. Devo dire che la giornata é stata quasi perfetta: colazione con frutta tropicale, poi passeggiata per la città e spesa al mercato, pranzo in casa, giro in kayak al pomeriggio e poi cena:
Salmone affumicato
Patate locali di forme e colori diversissimi (ma tutte cin lo stesso sapore)
Avocado e pomodori come contorno

Gli ingredienti per tre sono costati meno di 7euro...wow
Ora passeggiata fino al comune che ha una rete aperta, vediamo se riesco spedire il post :)

Adiós Argentina - alberipigna, dogane, bus e bubboni

2 gennaio, ma non so quando avró una connessione per pubblicare la entry

Scrivo ancora da un autobus, questa volta quello da Puerto Montt a Puerto Octay dopo aver dormito circa 4 ore in un graziosissimo Otello familiare. Ieri il comodo viaggio di 6 ore si é trasformato in un incubo da 13 con tanto di coda in frontiera ed arrivo alle tre e mezza ad una stazione chiusa.

Lasciata l'Argentina per il Cile, non so se definitivamente (l'idea del giro nelle zone deserto di Salta é ancora lì) e faccio un primo bilancio:

-metá strada tra il sudamerica degenere dei film ed una faccia europea...bella e disorganizzata, ho trovato persone fantastiche con cui parlare di vita e di filosofia in uno spagnolo e sta pian piano diventando più sciolto e meno di emergenza...dopotutto se sono riuscito a tradurre e spiegare i primi versi della divina Commedia con tanto di disquisizioni sulla filosofia medievale non dev'essere poi così male...tuttavia i verbi al passato li sbaglio con costanza...nessuno mi corregge, ma vedo espressioni smarrite ogni volta che mi avventurò fuori dai verbi essere ed avere...

-ho scoperto che alcuni dei miei alberi preferiti che ho sempre i amato"alberi-pigna" sono Araucarie. Ieri ho attraversato un'intera foresta di quelle cose spinose e per la prima volta ne ho viste di veramente grandi, vecchie al punto che il tronco non era più coperto di foglie spinose...a volte mi esaltò per delle ca**alte, ma vederle all'ombra di un vulcano innevato é stato emozionante.

-ieri ho trovato un piccolo brufolino, il primo dalla partenza, oggi non c'era già più...e mi sono reso conto che per la prima volta in vita mia sono stato più di dieci giorni senza qualche tipo di puntino anche invisibile. Visto che mangio mediamente peggio che a casa (del cibo parlo dopo...) quale può essere la causa? Meno stress? Eppure credevo di essere sempre stato abbastanza rilassato come persona, a parte certi periodi come l'ultimo anno.
In compenso ho scoperto mio malgrado che le montagne in Patagonia sono infestate da tafani e moschini. All'apice del disagio ho avuto  punture di tafano (4 sulle braccia, una sul collo, una sulla basetta ed una sul polpaccio), 3punture di ragno sul fianco e diversi morsi di moscerino tra collo e testa...altri infortuni sono stati un taglio in testa mentre cercavo di farmi mangiare dall'albero del parco nazionale Tierra del Fuego ed un bernoccolo... durante un pezzo in autobus avevo la borraccia (600cc in metallo) nella cappelliera e qualche idiota per metterci in fianco la giacca l'ha spostata dal punto in cui ero sicuro che non darebbe caduta. Qualche chilometro e molte buche più in là ho sentito una botta in testa, pensavo che qualcuno mi avesse colpito con un estintore, po un paio di persone che sono venute a vedere come stavo...bene direi, a giudicare dall'ammaccatura sulla borraccia...che male...

-lo street food argentino é fantastico! bondiolas, bife de chorizo, choripan, milanesas, lomo, tutto quello che può essere grigliato, piastrato e reso panino  batte di gran lunga il cibo nei ristoranti. Sarò stato sfortunato, ma cucino meglio io di praticamente tutti i ristoranti in cui sono stato.
Pollo arrosto con salsa di panna e champiñones, il pollo era crudo
Pizza tonno e formaggio, pizza argentina di cui vanno fieri: base precotta, tonno non scolato e freddo, formaggio atroce e non fuso, e così é stato quasi sempre... non è questione di saper fare o meno le cose, è che in Cucine da incubo si mangia meglio. Deve essere stata sfortuna, non so, ma ho mangiato davvero male ogni volta che mi sono allontanato dalla vera raison d'etre della cucina argentina: la carnazza! sono davvero bravi con grigliate, piastre, parrillas e stufati di carne senza troppi fronzoli. E non solo per la materia prima spettacolare, perché agnello e manzo argentini sono ad un altro livello rispetto a quelli europei, ma perché sanno cuocerle alla perfezione. Ed essere perfetti su pezzi di carne grossi come palloni da calcio non é da tutti.
La grigliata di Javi per l'ultimo dell'anno era da restare commossi, ma ne parlerò quando riuscirò a scrivere il post su Bariloche.
In compenso l'astinenza da cibo comprato fuori é stata una buona scusa per ricominciare a sperimentare in cucina. Vado molto fiero di uno speciale chimichurry di prezzemolo e di un ripieno per le empanadas...si, ho imparato a farle, ma questo é nella seconda parte del capitolo Ushuaia, con Carlos y Wilma! Quante cose dicui devo ancora scrivere...

Un mese di viaggio, quante cose sono cambiante realmente? Meno di quante ne fossero cambiate nei mesi prima della partenza, ma sto passando una soglia importante, quella oltre cui non sembra più una vacanza. Ora una mezz'ora se non un'ora al giorno è dedicata alla ricerca dell'alloggio nelle tappe successive, alla ricerca di mezzi di trasporto per proseguire ed allo studio delle guide e dei siti di turismo (quando la connessione internet lo permette).
Un mese di viaggio e sono ancora in arretrato sulla maggior parte dei post del blog, visto che raramente riesco ad avere un computer vero a portata di mano. Devo ancora scrivere di tutti i posti più belli che ho visti e caricare le foto, dopo Buenos Aires é stato praticamente impossibile.

Foto: ho notato un decremento vertiginoso nella media quotidiana, da 80-100 a settimane in cui ne faccio una cinquantina pur vedendo un sacco di figate. E mediamente sono foto migliori :)

Guardo di più e riesco a lasciare che le cose scorrano, se qualcosa non mi va lo dico e seguo la mia strada, continuo a credere che tutti abbiano il diritto di essere degli idioti e di credere in quello che vogliono quando ho idee diverse ma me la prendo molto meno, saluto, zaino in spalla e salgo verso la cima più leggero e più veloce.

Un mese, ne mancano altri 11

domenica 6 gennaio 2013

Ushuaia-1

La città più a sud del mondo é stato il primo assaggio di Patagonia, un ritorno al freddo atmosferico ed ai paesaggi freddi.
La città é nata come colonia penale e non é sta molto alo per un centinaio d'anni: un carcere di massima sicurezza per criminali socialmente pericolosi e recidivi prima, per dissidenti scomodi negli ultimi anni di attività. Delle centinaia di tentativi di fuga solo uno é andato a buon fine, ma non certo per la qualità del carcere o delle sue misure di sicurezza, semplicemente perché chi scappava non aveva modo di tornare alla civiltà, la prima città era settimane di viaggio via terra ed il clima era un ottimo deterrente... la cosa divertente é che la squadra di rugby locale ha alla divisa a strisce gialle e blu come quella dei detenuti. Il penitenziario é ancora ben visibile dalla città ed ancora visitabile, ma la memoria storia viene offuscata dallo scintillio di un inutile casinò e soprattutto dalle navi che partono per le crociere in Antartide.




 Tutta la zona ha dei bellissimi spots naturalistici, fare una passeggiata lungo le coste del canale di Beagle é stato bellissimo, nonostante sia stato mangiato da un albero...la cosa può sembrare ridicola ed in parte lo é: per fa questa foto:

 ho dato una testata epocale al ramo e mi sono aperto due tagli in testa. Niente di doloroso, ma radendomi 3 volte a settimana ho continuato a riaprire la ferita per due settimane...ma per la foto ne valeva la pena :)
Ci sono anche molte gite in barca che portano a visitare le isole del canale, con un po' di fortuna sono riuscito ad andare con un biologo della zona appassionato di cultura Yamaná, la popolazione locale che viveva nuda fino all'inizio del secolo spostandosi di isolotto in isolotto su canoe di corteccia e mangiando solo bacche e molluschi... é stato appassionante perché traspariva la passione per quello che raccontava, oltre al fatto che sentire parlare qualcuno davvero preparato é sempre piacevole ed interessante. A parte questo il giro in bar é molto bello, si va a rompere le scatole ai leoni marini, si vedono scorci molto belli del canale e se il 'capitano' ha un cappello di paillettes fucsia ed ha un barile di birra nera calda anche un mercoledì pomeriggio di vento antartico diventa molto caldo e barcollante!

































Un'altro highlight di Ushuaia é la possibilità di fare una gita su un'isola su cui nidificano i pinguini di Magellano ed i Gentoo. Si può camminare tra i nidi in una colonia di circa 7000 pinguini accompagnati da una guida e vedere tutti i pulcini nati da poco più di un mese. Non servirebbe a nulla descrivere con le parole, le foto dovrebbero bastare a rendere lo spettacolo, ma una storia volevo raccontare' quella di un pinguino reale in mezzo ai Magellano. Di solito questo tipo di pinguini sta nelle zone polari, non si spingono quasi mai fino alla Terra del fuoco... allora cosa ci fa un pinguino alto un metro tra i tappetti da 40 centimetri? Si é perso, questo é fuori di dubbio, ma pare fosse anche "innamorato" di una magellanina mica male...al di lá della tenerezza della situazione questa storia mi ha fatto pensare moltissimo, fare lunghi ragionamenti sulla condizione umana e sull'ingiustizia di certe situazioni...le storie impossibili sono le più belle ed anche se restano impossibili da attuare il solo pensiero che po ebbero funzionare davvero anche una volta su un milione le rende preziose per chi ama sognare.

Una delle cose più belle di Ushuaia è stata senza dubbio l'accoglienza di Carlos e Vilma. Carlos è un ex guardiaparchi che ora lavora per la protezione civile locale e con sua moglie hanno costruito (credo in senso molto poco figurato e più carpentieristico) una casa di cui affittano alcune stanze. Sono persone squisite, disponibilissime, sembra di essere in visita da parenti. Vilma ha dato lezioni su come fare le empanadas, che sono diventate uno dei piatti da pranzo al sacco più alti nella mia classifica!
L'ultima sera con loro è stata fantastica, è finita con moooolto vino (complice la presenza di una ospite americana, giornalista per giornali di enologia e cucina) ed uno zabaione al Porto per la buona notte alle due del mattino :D


mercoledì 2 gennaio 2013

Stuck in Bariloche...


Riscrivo il post per la terza volta da ieri, a causa delle linee sovraccariche non sono riuscito a scriver quasi nulla...

Sono a Bariloche ed oggi passo in Cile, scrivo da una tastiera senza lettere sui tasti, quindi vado a memoria, mi sento Ray Charles...

Qui di botti di capodanno ce n sono stati pochi, pero' hanno avuto il loro effetto...tra le varie cose scomode della connessione internet ballerina (a capodanno e' sempe un problema, m qui e' stato un disastro per giorni...) c'e' stato quello di non poter sapere che durante la notte di capodanno il posto di frontiera ad una ventina di chilometri da qui e' andato a fuoco...la spiegazione logica e' che "alguno estava festejando borracho, y...". Ovviamente le autorita' cilene negano e parlano di possibili cortocircuiti del sistema elettrico, non credo si sapra' mai la verita', ma ci sono tre cose certe:
-il posto di frontiera ieri mattina era uno scheletro bruciacchiato, la frontiera restera' chiusa almeno due settimane e tutto il traffico e' stato deviato al passo 200km piu' a Nord
-anziche' fare 5 ore di pullman piu' dogana le ore saranno almeno 12, arrivero' almeno alle 3 di notte perche' la dogana sara' intasata
-il Cile ha vietato l'uso di fuochi artificiali con decorrenza immediata...

FAccio a tutti gli auguri di buon anno, mi raccomando, do what you like, like what you do
C.