Come è logico ogni scelta radicale e fuori dalla rosa delle normali scelte di
vita genere in chi ha altre prospettive di vita più tradizionali una forma di “leggera”
avversione.
Sul lavoro mi è stata negata una aspettativa che non mi
sarebbe spettata di diritto ma mi poteva essere concessa con uno sforzo tutto
sommato lieve; mi è stato invece offerto un gentlemen’s agreement motivato e che
lascerebbe ben sperare per il mio rientro, qualora decidessi di riprendere la
mia vita da dove mi accingo ad interromperla. Una porta lasciata aperta con
molti complimenti ed attestati di fiducia da parte di alcune persone di cui
tengo in considerazione l’opinione.
Purtroppo i miei genitori hanno visto in questo gesto un
elegante benservito…solo il tempo potrà dire quello che sarà, fatto sta che i
rapporti sono diventati tesi, i musi lunghi e gli umori scuri. Sperare negli applausi
era fuori discussione, aspettarsi un certo tipo di appoggio psicologico invece
mi sembrava più umano. Ho fatto una scelta difficile e non riesco ancora a
viverla serenamente come vorrei. Tra le motivazioni che mi hanno spinto ad
intraprendere questo viaggio ci sono la voglia di evadere dalla situazione che
da un anno mi fa sentire impantanato, frustrato e deluso, in generale apatico
per mia stessa colpa (ogni sensazione di questo genere è causa delle situazioni
e delle scelte che io stesso ho contribuito a creare, non mi nasconderò mai
dietro ad un dito per negarlo), ed a tal proposito mi sono venute in mente le
parole di Frank Zappa (nell'immagine qui di fianco)…non che io abbia mai ascoltato molto Frank Zappa, ma
quanto a prese di posizione ne aveva di molto interessanti!
Questa immagine introduce il punto 2 delle mie riflessioni:
davvero la vita perfetta è quella che la società ha scritto per noi? Non dovrebbe
ognuno di noi cercare una via personale verso il miglioramento, la
realizzazione, la felicità? E se tutti quelli che ci hanno insegnato “la vita”
non avessero del tutto ragione?
Personalmente ho sempre avuto un approccio molto personale
alle cose, un bisogno viscerale si interpretare tutto a modo mio, persino al
scienza che è materia che viene insegnata all’interno di una struttura rigida
di assiomi e convenzioni che ne costituiscono l’ossatura. Ma allo stesso tempo
cambiando le “regole” che costituiscono questa ossatura è spesso possibile
creare nuove strutture che ci permettono di vedere la realtà delle cose da una
prospettiva differente e che spesso aiuta a comprendere fenomeni che la scienza
nella sua conformazione standard spiega con fatica. Io non dico che la scienza “standard”
sia sbagliata, tutt’altro, dico solo che alle volte cambiare ottica sia più
proficuo. E così nella vita, non dico che non finirò a seguire il modello di vita
che mi hanno sempre proposto, solo che non voglio trovar mici senza esserci
arrivato seguendo il mio percorso o magari scoprire che il mio equilibrio sta
in un altro tipo di vita, di valori, che i parametri sono diversi, che potrei
essere altro o essere la stessa persona, solo un po’ meglio di così, provare ad
espandere me stesso alla ricerca di
una forma più completa di me.
PS: ho trovato tonnellate di immagini con frasi come questa
e scambiando due parole con una persona che ha fatto qualche anno fa una scelta
difficile per inseguire i propri sogni siamo arrivati ad una conclusione: il numero pauroso di ottime frasi di questo
tipo in giro per la rete mi ha fatto capire quanta gente voglia cambiare la
propria vita anche per un breve periodo e si cachi sotto...e forse finisca col
non farlo..
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