domenica 6 gennaio 2013

Ushuaia-1

La città più a sud del mondo é stato il primo assaggio di Patagonia, un ritorno al freddo atmosferico ed ai paesaggi freddi.
La città é nata come colonia penale e non é sta molto alo per un centinaio d'anni: un carcere di massima sicurezza per criminali socialmente pericolosi e recidivi prima, per dissidenti scomodi negli ultimi anni di attività. Delle centinaia di tentativi di fuga solo uno é andato a buon fine, ma non certo per la qualità del carcere o delle sue misure di sicurezza, semplicemente perché chi scappava non aveva modo di tornare alla civiltà, la prima città era settimane di viaggio via terra ed il clima era un ottimo deterrente... la cosa divertente é che la squadra di rugby locale ha alla divisa a strisce gialle e blu come quella dei detenuti. Il penitenziario é ancora ben visibile dalla città ed ancora visitabile, ma la memoria storia viene offuscata dallo scintillio di un inutile casinò e soprattutto dalle navi che partono per le crociere in Antartide.




 Tutta la zona ha dei bellissimi spots naturalistici, fare una passeggiata lungo le coste del canale di Beagle é stato bellissimo, nonostante sia stato mangiato da un albero...la cosa può sembrare ridicola ed in parte lo é: per fa questa foto:

 ho dato una testata epocale al ramo e mi sono aperto due tagli in testa. Niente di doloroso, ma radendomi 3 volte a settimana ho continuato a riaprire la ferita per due settimane...ma per la foto ne valeva la pena :)
Ci sono anche molte gite in barca che portano a visitare le isole del canale, con un po' di fortuna sono riuscito ad andare con un biologo della zona appassionato di cultura Yamaná, la popolazione locale che viveva nuda fino all'inizio del secolo spostandosi di isolotto in isolotto su canoe di corteccia e mangiando solo bacche e molluschi... é stato appassionante perché traspariva la passione per quello che raccontava, oltre al fatto che sentire parlare qualcuno davvero preparato é sempre piacevole ed interessante. A parte questo il giro in bar é molto bello, si va a rompere le scatole ai leoni marini, si vedono scorci molto belli del canale e se il 'capitano' ha un cappello di paillettes fucsia ed ha un barile di birra nera calda anche un mercoledì pomeriggio di vento antartico diventa molto caldo e barcollante!

































Un'altro highlight di Ushuaia é la possibilità di fare una gita su un'isola su cui nidificano i pinguini di Magellano ed i Gentoo. Si può camminare tra i nidi in una colonia di circa 7000 pinguini accompagnati da una guida e vedere tutti i pulcini nati da poco più di un mese. Non servirebbe a nulla descrivere con le parole, le foto dovrebbero bastare a rendere lo spettacolo, ma una storia volevo raccontare' quella di un pinguino reale in mezzo ai Magellano. Di solito questo tipo di pinguini sta nelle zone polari, non si spingono quasi mai fino alla Terra del fuoco... allora cosa ci fa un pinguino alto un metro tra i tappetti da 40 centimetri? Si é perso, questo é fuori di dubbio, ma pare fosse anche "innamorato" di una magellanina mica male...al di lá della tenerezza della situazione questa storia mi ha fatto pensare moltissimo, fare lunghi ragionamenti sulla condizione umana e sull'ingiustizia di certe situazioni...le storie impossibili sono le più belle ed anche se restano impossibili da attuare il solo pensiero che po ebbero funzionare davvero anche una volta su un milione le rende preziose per chi ama sognare.

Una delle cose più belle di Ushuaia è stata senza dubbio l'accoglienza di Carlos e Vilma. Carlos è un ex guardiaparchi che ora lavora per la protezione civile locale e con sua moglie hanno costruito (credo in senso molto poco figurato e più carpentieristico) una casa di cui affittano alcune stanze. Sono persone squisite, disponibilissime, sembra di essere in visita da parenti. Vilma ha dato lezioni su come fare le empanadas, che sono diventate uno dei piatti da pranzo al sacco più alti nella mia classifica!
L'ultima sera con loro è stata fantastica, è finita con moooolto vino (complice la presenza di una ospite americana, giornalista per giornali di enologia e cucina) ed uno zabaione al Porto per la buona notte alle due del mattino :D


2 commenti:

  1. ok è vero la foto dell'albero valeva la pena farla, ma mi sono quasi commossa a vedere i paesaggi e gli animali... ti giuro!
    anche se non ho potuto fare a meno di notare come ogni due per tre spunti una foto di te alle prese con del cibo XD

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  2. Che immagini! : O

    Non passo da un po' (tanto), ma vedo che non ti sei fermato un istante dal documentare, linea permettendo : )

    Carinissima la storia del pinguino reale, fa pensare : )

    La crapa bucata era indubbiamente un sacrificio necessario xD

    E del cibo che hai in padella che dici? : D

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