giovedì 24 gennaio 2013

Risalendo la costa del Cile

Sparito per un po' di tempo, lo so...vengo bacchettato da chi legge queste pagine sconnesse, ma gli ultimi dieci giorni sono stati molto pieni, faticosi... ma sicuramente piacevoli.
Faccio un breve riassunto per tenere traccia degli spostamenti per posts futuri, il vero lavoraccio sarà caricare le fotografie dell'ultima tappa. Scrivo dal tavolo da pranzo dell'ostello a La Serena, seduto di fianco ad un neozelandese che urla su skype una teleonata della buona notte alla sua ragazza...ha realizzato solo adesso che le ore di uso orario vanno sottratte e non aggiunte, che per le i sono le 2 e mezza e non le 5 di mattina!
...moron...

Valdivia
Lasciata la sperduta isola di Chiloè, tappa più culinaria che turistica, visto che metà del tempo è stato speso tra mercati e cucina, la tappa di trasferimento è stata la cittadina universitaria di Valdivia. L'highlight turistico è il mercato del pesce sul fiume dove leoni marini, pellicani e fregate (uccellacci neri ruttanti) stanno ordinatamente in attesa che gli vengano lanciate interiora di pesce dai banchetti. La città è decisamente rilassata, c'è anche stato il tempo per una corsa nel parco con un po'' di allenamento...mi mancava dell'esercizio fisico, provare a ricordare il mio kung fu e rilassarmi con un po' di fatica. E' strano, è una cosa che non credevo mi sarebbe mancata la palestra.

Concepcion
Seconda città del Chile, città mineraria e portuale fino agli anni '70, ora è la seconda università del paese, molto interessante per la vita notturna nella zona del quartiere universitario.
Nonostante un fastidio al ginocchio ho trovato una palestra abbastanza fighetta in cui mi hanno fatto allenare gratis. Ho scoperto di avere mantenuto o addirittura migliorato quello che avevo costruito nei mesi prcedenti alla partenza, ma il ginocchio ha ceduto. Da quasi una settimana ho un tendine infiammato che non si decide a darmi tregua. Solitamente se ho male ad un ginocchio è il destro, quello operato quando ancora andavo a scuola, ma qesta volta è il sinistro e non so proprio come sia successo.

Valparaiso&Vina del mar
Quando farò il post su Valparaiso ci vorrà una settimana per caricare tutte le foto, credo di averne scattate almeno 500. La prima sorpresa è stato l'ostello: fantastico! solo quello merita una galleria di foto :)
La città è divisa in due parti, una in riva al mare fatta di palazzi liberty, piazze con parchi alberati e mercati, l'altra è arrampicata su decine di ripide colline su cui un alveare di stradine, scalinate e case coloratissime è poggiato come una coperta. Come se si prendessero un centinaio di palazzi eleganti di Milano e gli si incollasse una versione sudamericana del centro di Genova.
Una delle caratteristiche delle città che ho visto finora, da Buenos Aires a Concepcion, sono i murales. Decine, centinaia, quasi sempre legali e quelli non autorizzati sono sempre di natura politica o sociale. Ma Valparaiso è letteralmente ricoperta di disegni, non appena una strada sale e si allontana dalle avenidas della parte liberty ogni metro di muro è dipinto.
PPurtroppo non mi sono potuto godere molto la città perchè la sua peculiarità, l'essere un labirinto di stradine in salita e scalinate per il 95% della sua supericie, è in netto contrasto con lo stato attuale del mio ginocchio. E' stata una vera sofferenza, dover fare un gradino alla volta su scale di 200 metri dopo aver macinato chilometri sulle montagne solo due settimane fa è stato deprimente!
La città però è uno spettacolo, fa venir voglia di passarci settimane sentendo il suo ritmo rilassato entrare dentro ogni momento della giornata.

Acquisti: una nuova busta di yerba mate, la mia Romance è diventata amara, mentre scrivo sto sorseggiando una Rosamonte, qualità conosciuta per essere amara come leccare un posacenere, tuttavia mi sembra molto più "suave"...comunque ho scelto un'erba brasiliana considerata di buona qualità per le mie ultime settimane in Cile, arrivato a Santiago dovrò rispedire almeno la tazza di zucca a casa, le leggi neozelandesi non i permettono di importare niente che sia stato vivo. Poco male, ho scoperto che ad Auckland esiste un distributore della Taragui, la più diffusa in Argentina :)

Palla da contact! Dalla prima volta che ho visto una palla di acrilico ho desiderato imparare a fare contact, ma non ne ho mai avuto il tempo. La giocoleria non mi ha mai attirato, mi piaceva usare i kiwido ma allenarsi in casa è sempre stato un disastro. Ora che ho delle ore ad aspettare gli autobus posso praticare un po', quindi ho cercato un negozio che le vendesse ed ora ho una palla da allenamento. Se diventerò capace la megapalla tornerà a casa e cercherò una sfera di acrilico.

Il programma per i prossimi giorni è raccogliere le forze e fare provviste per prendere un autobus notturno che in 23 ore mi porterà a San Pedro de Atacama e passare lì almeno 5 giorni nel deserto, forse passare in Bolivia per vedere le pianure di sale, poi decidere come tornare verso sud...le opzioni sono scendere direttamente su Santiago o fare una tappa intermedia al mare, dipenderà moto dal tempo, visto che l'ultima settimana ha fatto decisamente freddo e la corrente di Humbolt rende l'acqua dell'oceano davvero fredda da queste parti,cosa che non ha impedito un tuffo a Vina del mar...potere dei bagni pubblici chiusi... S^, trovare un bagno a volte è difficile, se quando lo si trova è chiuso per pulizie e si è sulla spiaggia cosa resta da fare? togliere scarpe, felpa e maglietta e lanciarsi tra le onde!
Oggi mi è venuto in mente che potrei andare sulla costa, Iquique o magari più a nord, vedere le mummie più antiche del mondo ed i deserti a ridosso delle Ande al confine col Perù, poi prendere un volo interno che mi costerebbe meno che tornare via terra...purtroppo l'opzione iniziale, quella di ripassare in Argentina nella zona di Salta, si sta rivelando dispendiosa.

Credo che sia ora di mettermi a letto e leggere un po', ho "swappato" il mio libro con un Grisham, Il rapporto Pelican, mattonazzo giudiziario, ma devo dire che lo stile con cui è scritto lo rende davvero leggero, non l'avrei mai detto...i libri, i ilm e le iction sul mondo dei tribunali mi hanno sempre annoiato, questo è un esperimento, poi quando si a book crossing lo scopo del gioco è anche quello di provare qualcosa che non si avrebbe ami osato leggere ;)

PS: mi rendo conto di aticare tremendamente a scrivere come vorrei...mi perdo le parole ed il ritmo, troppe lingue incasinate nella mia testa in questi giorni e soprattutto intorno a me adesso. Un gruppo di argentine, i neozelandesi ed un tizio che non ho capito assolutamente da dove venga...parla un buon inglese, un ottimo spagnolo ma credo sia tedesco...bah, non credo che sarà un interrogativo che non mi lascerà dormire stanotte :p

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