In molti sui forum presentano delle guide su come scegliere
l’attrezzatura per un giro del mondo. Tutti i beginners chiedono se esistono
zaini abbastanza capienti per mettere dentro tutta la roba che gli può servire
per 6 mesi in giro per l’Europa, se sia sufficiente uno zaino da 120litri più
qualcosa di piccolo, circa 40litri per girare in città… gli esperti rispondono
con volumi sempre più ridotti tanto più sono esperti…credo che uno che ha fatto
3 volte il giro del mondo consigli di partire con le sole tasche dei pantaloni,
sempre gli stessi per 12 mesi, tanto si possono lavare ed asciugano in una sera…
altri suggeriscono non solo il volume ideale, ma anche marca, modello, colore
dello zaino, negozio in cui comprarlo e commesso a cui chiedere. Mi fido di chi
è un po’ meno zelota e consiglia un 40 o 50 se si passa da climi freddi.
Io faccio il passo indietro e ragiono sul mio bagaglio.
Avendo fatto il backpacker in giro per l’Europa per un mese
un paio di volte l’idea di usare uno zaino e non una valigia mi sembrava
scontata…e vi assicuro che per molti non lo è, ho fatto due settimane con due
amici di amici che giravano con un armadio con le ruote e se lo trascinavano
avanti ed indietro per il Regno Unito, che fosse il cemento liscio della stazione di Edimburgo, il
selciato sconnesso a Piccadilly Circus o una torbiera del Connemara sulla via
per i Cliffs of Moher.
Tornando alla scelta: sono partito con l’idea di portarmi
quanta più roba possibile…idea ovviamente sbagliata…l’ottica del viaggio che ho
avuto finora è stata quasi sempre quella di portare i cambi per tutto il
viaggio, fare al massimo un bucato…
Ecco, il bucato in giro per il mondo è un’esperienza quanto
mai varia…do alcuni esempi:
-2004: lavaggio biancheria intima in un rifugio nelle
highlands scozzesi prima di un’escursione con arrampicata (in solitaria e senza
attrezzatura, lasciato solo dai miei due pigri compagni di viaggio); un lavabo
di pietra, shampoo ed acqua di fonte a pochi gradi sopra lo zero per fingere di
aver lavato.
-2007: lavaggio in ostello sulle isole Faer Oer, atteso fino
alle 3 di mattina che l’asciugatrice ci restituisse tutti i vestiti (meno un
calzino, le asciugatrici ne mangiano sempre uno) compresa la miniatura di un
mio lupetto di lana che possedevo dai primi anni del ginnasio…io porto la 52 di
spalle, dopo il lavaggio stava come un top molto attillato alla taglia 40 della mia ragazza
-2009: lavanderia cinese ad Inverness, nord della Scozia…abbiamo
avuto il tempo di fare la spesa e tutto era pronto, stirato e profumato…mica si
può sempre essere sfortunati,no?
-2010: il nostro albergo di Busan, sud della Corea del Sud,
ci aveva assicurato di avere “laundry facilities” e le valigie per i 22 giorni
di viaggio on the road erano state calcolate su quell’informazione: peccato
fosse una lavatrice lasciata arrugginiresul tetto del grattacielo in cui si trovava il nostro ostellalbergo...istruzioni tutte in koreano…bucato fatto a mano in una tappa successiva…
-2011: Hofn, Islanda…ancora una volta fatto l’una e mezza ad
aspettare che l’asciugatrice ci rendesse tutta la nostra roba (ad eccezione di
un calzino, dovrei provare a portarmi un calzino spaiato da donare come obolo
al Dio delle asciugatrici) e svariati litri d’acqua nella lavanderia in cui
navigavano bacinelle di plastica e flaconi di ammorbidente vikingo. Al vikingo piace avere il manntello di pelliccia morbido....
In un giro del mondo si ragiona diversamente, ci si porta i
cambi per una sola settimana e si lava con regolarità tutto. Questo ridurrà
drasticamente il volume di roba da portare ma introdurrà dubbi feroci ed amletici
su quali magliette portare, quali pantaloni ecc ecc
Ovviamente per ogni nuova esperienza l’uomo parte da quello
che già conosce. Il mio zaino dai 13 ai 29 anni è stato un Invicta Monviso 4 da
circa 70 litri con apertura superiore. Il vantaggio di questo tipo di zaini
tipici dell’alpinismo è il poter prendere o riporre gli strati di vestiario e l’attrezzatura
da scalata nel perfetto ordine in cui si rendono necessari. Per un viaggio sono
un INCUBO!!! Non importa quanta cura mettiate nel tenere nella parte alta le
cose più utili, queste migreranno sempre verso il fondo risultando irraggiungibili.
Questo porta a considerare zaini con l’apertura laterale, magari anche gli “zaini-valigia”,
di quelli che si aprono come un trolley, grossomodo.
70 litri sembrano pochi…poi servirebbe uno zainetto da
bagaglio a mano, magari da portare sul davanti…quella cosa scomoda per cui si
passa la giornata a tirarsi su le spalline di entrambi gli zaini mentre la
mobilità è ridotta a quella di una tartaruga col carapace bombato anche
davanti.
Riassumo ciò che mi serve:
-qualcosa sotto i 60 litri
-spalline da zaino da trekking con cintura in vita
-apertura laterale
-zaino da portare a bordo ed un modo di agganciarlo allo
zaino principale (detto anche “astronave madre della flotta aliena”)
-sostegno per la schiena
-sacca portazaino da viaggio e raincut (scoperto l’utilità
di queste ultime due solo di recente)
-materiali antitaglio, antistrappo e cuciture rinforzate…questo
è diventato un punto fondamentale dopo che il mio zaino del mercato ha perso la
cintura durante il trasferimento su un mezzo anfibio in Islanda quando in
seguito ad un’eruzione una massa di fango e blocchi di ghiaccio da 10 metri ha
spazzato via 130 metri di ponte sul fiume. Finire il viaggio col lo zaino sul
punto di autodistruggersi non è stato divertente!
La mia scelta:
Deuter Quantum 55 litri estensibile a 65 con zainetto da 15
che può essere attaccato sul dorso dello zaino-astronave madre o sul davanti.Ha anche uno scompartimento sotto da cui si estrae la sacca da viaggio che fa anche da parapioggia!
Materiali antiproiettile, zip laterali, cinghie un po’
ovunque…ora basta solo trovare un rivenditore da cui provarlo e comprarlo in
rete ad un prezzo umano :D si parla comunque di uno scherzetto da 150 euro,
spenderne 200 in negozio non so se mi va. Ma 170 sarebbe onesto e glie li
lascerei, ma non per il modello marrone…come si fa a comprare uno zaino MARRONE?!?
Eppure li fanno un po’ tutte le marche…Lowe Alpine, Mammut…nono, non si può
vedere :P
Ok, scusate la prolissità, ma ricordo che è pur sempre la
mia “terapia” pre-viaggio, no? :)
ma quanto costa?
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