In
realtà tutto questo è molto romantico, è parte dello spirito del
viaggio, perchè una volta tornati tutta l’esperienza somiglierà molto ad
uno di questi libri, con i ricordi scritti da molte mani, spesso
confusi ed in disordine.
Di
fatto l’approccio zibaldonesco alla progettazione di un viaggio è
possibile solo per viaggi molto brevi o se nel vostro progetto è
preventivata una buona quota di “tempo buttato”. Niente di male nel
perdere del tempo, c’è chi viaggia per vedere e fare esperienze, chi
parte per non avere vincoli ed avere a disposizione del tempo da
buttare, è uno di quei lussi che voi avete conquistato a prezzo
dell’incertezza del vostro futuro ma che chiunque a casa vi invidierà
fino a mangiarsi le nocche.
Se
però volete essere viaggiatori efficienti dovete programmare, dare
delle priorità, analizzare i rischi e dargli una dimensione reale in
base a regole precise. “Che palle” è la reazione umana più naturale e
statisticamente schiacciante a questa affermazione, come quando ti
dicono che per avere il fisico di Roberto Bolle tocca faticare: che
palle.
Essere
un intimamente nerd mi ha aiutato non poco...avendo studiato project
management non ho resistito alla tentazione di rendere scientifico il
processo di elaborazione. Ora vi farò un esempio di come è possibile
trasformare qualcosa di vincolato all’ambiente lavorativo corporate in
uno strumento per spiccare un salto molto molto più lontano proprio
dalle realtà in cui questo sistema è nato. In parte trovo affascinante
l’ironia della cosa, credo, in parte è oggettivamente uno strumento
potentissimo...nella realtà utilizzare qualsiasi cosa abbia a che fare
con la scienza e sia ostico per i più per governare il regno
dell’incertezza è una tantazione irresistibile. Come elaborare algoritmi
per prevedere le probabilità di successo di uno scontro tra unità di un
wargame; anche se ha un’applicabilità risicata la sola espresssione di
chi si trova davanti un foglio excell grande come una scrivania e pieno
di piramidi di numeri è impagabile almeno quanto è inutile lo sbattone
che serve a produrre quei dati.
Ho
deciso che posso iniziare almeno a buttare giù una traccia per quel
progettino di “Manuale di viaggio” che scriverò per divertimento. Così,
giusto perchè in questo periodo vivo di project management, risk
assessment, bigger sbattment e people compiàchment.
Un
altro buon proposito che vola verso l’oblio? Le idee ci sono, ne
arriveranno altre e forse, come successo per gran parte dei miei
progetti, diventerà un dinosauro che ingrassa ed è sempre più difficile
da spostare (perchè proprio un dinosauro?!) o una mandria ingovernabile a
cui si aggiungono bestie strane...ecco, l’arca di Noè in una commedia
yiddish!
Non ho nemmeno deciso che taglio dargli, quante delle mie esperienze raccontare, verrà tutto fuori un po’ seguii penis modo
Fase0!
-Obiettivo generale del progetto
-Suddividere: cosa sono la Fase1 e la Fase2
-Location, location, location
Fase1
-Stakeholders:Entità coinvolte e ruoli
-Cum grano salis: rastrellamento delle informazioni
-Tempi e budget
-Work Packages (WP), deliverables (D) e milestones (M)
-Il signor Gant
-Si vis pacem para bellum, ovvero “Il risk assessment e la legge di Murphy”
- Salute, truffe, burocrazia, cataclismi e bed bugs
-Revisioni al progetto: Keep calm and...wtf!!!
-Lista della spesa: approcci,
-Gestire attivamente il progetto
Fase2
-Partenza
-Flessibilità: ciò che rende un viaggio differente da un lavoro
-Gestione: perchè un viaggio smette presto di essere una vacanza
-Rendicontazione: suggerimenti per non restare a secco
-Trappole e pregiudizi: gestire i problemi in viaggio
-Cucirsi il viaggio addosso: strategia del viaggiare (compagni, approccio, indole)
-Salute in viaggio
-Trasporti estremi
-Sistemazioni estreme
-Etichetta da ostello
-Stick together: condividere trasferimenti, esperienze, informazioni e sopravvivere insieme
-Sopravvivere agli altri viaggiatori
-Sopravvivere a se stessi
-Come cambia la percezione del viaggio col passare delle settimane
Fase3
-Eh già, tocca tornare: preparazione psicologica
-Effetto rimbalzo
-E adesso? Ricominciare ad avere una vita normale
-Cosa siamo diventati?
-Recidività: tanto lo sai che prima o poi ci ricascherai